Costume Department – Le sette regole d’oro per sopravvivere su un set

Giorni fa guardando in tv “ Il diavolo veste Prada” riflettevo sui parallelismi tra il mondo della moda e il mondo del costume e su quanto possa essere infernale, per i ragazzi che mettono piede per la prima volta in questo settore, la vita su un set.

Il “Costume Department”, o meglio il Reparto Costumi, è una giungla dove esiste una sola legge: la sopravvivenza del più forte.
Probabilmente saprai tutto sul ruolo del costumista ma hai mai sentito parlare di quella figura a metà tra il leggendario e il mitologico: l’AIUTO?
Quasi invisibili ma necessari, queste persone decidono consapevolmente di mettere da parte il rispetto di sé nella speranza di diventare un giorno lontano (molto lontano) un ASSISTENTE.
Per capire meglio cosa motiva questi esseri umani a sottomettersi volontariamente ad altri esseri umani, mi sono messo in contatto con alcuni AIUTO che conosco e ho chiesto di condividere le loro esperienze stilando:
Le sette regole d’oro per sopravvivere su un set

1) “Il problema è che tu pensi di avere ancora tempo.” -Buddha-
Essere un aiuto significa che il TUO tempo non è il TUO! Vuoi lavorare nel mirabolante mondo dello spettacolo? Bene! Dimenticati di avere una vita privata. Su un set, in un teatro, in tv, spesso il carico di lavoro è talmente grande da farti dimenticare fidanzato, famiglia, amici, cane gatto & co.
2) “Per ogni problema complesso esiste una risposta chiara, semplice solo che è sbagliata.” – Henry Louis Mencken-
Il tuo compito sarà sempre quello di semplificare la vita del tuo costumista. Ricorderò per sempre la frase che una costumista mi disse mentre trangugiavo il mio pranzo di nascosto in un camerino: “Sei qui per risolverli i problemi e non per crearmene degli altri.”
3) “Che lavoro schifoso! Potrebbe essere peggio, potrebbe piovere.” -Igor-
Il nostro lavoro può essere estremamente imprevedibile è quindi necessario un buon grado di adattabilità: un approccio flessibile di fronte ai cambiamenti, ti salverà le vita in diverse situazioni.
4) “Dio è nei dettagli.” -Ludwig Mies Van Der Rohe-
Presta attenzione ai dettagli. Controlla tre/quattro/cinque volte il tuo lavoro. Spesso ci vuole un grosso errore per rendersi conto che è fondamentale essere precisi nel proprio lavoro. Sii più sveglia/o di me! Picchia la comparsa vestita da antico romano che va in giro con l’apple watch al polso…
5) “A volte la notte me ne sto sveglio nel letto e mi chiedo: ‘Dove ho sbagliato?’. Poi una voce mi dice: ‘Ti ci vorrà più di una notte per questo’ ” -Charlie Brown-

Non sei sicuro di una cosa? Chiedi! Si è vero, sei fastidioso. Molto fastidioso! Ma è più intelligente porre un milione di domande e fare la cosa giusta, che rimanere nel dubbio e fare una cazzata. Sai cosa mi urlò una assistente all’ennesima richiesta in merito ad una vestizione:
6) As cool as a cocumber (detto inglese…che c’entra? Quando lavorerete su un set capirete cos’è un “cetriolo”, e poi suonava bene)
Non esiste dare la colpa a qualcun altro per un errore di cui tu sei il responsabile.Tutti fanno cazzate(per evitarle vedi sopra). É preferibile piuttosto dire che hai fatto casino, che ti dispiace e che però hai tutto sotto controllo.
7) Fare questo mestiere è snervante, estenuante, stressante e blah, blah, blah…ma sappi che ne varrà la pena. Come diceva il caro Confucio:
“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita”
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